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Nel ventre di Napoli parte il riscatto dei Quartieri Spagnoli. Aule per accogliere la cultura, spazi all’aperto per invogliare l’integrazione e un Museo di Scienza per abbracciare la conoscenza: è Foqus Napoli, la Fondazione dei Quartieri Spagnoli che mira a rigenerare l’intero ex-Istituto di Montecalvario all’insegna di un nuovo modo di intendere le politiche sociali con l’aiuto di privati e imprese.

Venerdì 26 settembre, all’interno del cortile della struttura, è avvenuta l’inaugurazione alla presenza del presidente del Senato, Pietro Grasso, e del ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

La peculiarità del progetto sta nella completa assenza di soldi pubblici, che inevitabilmente lasciano il posto ai finanziamenti privati: Imprese e iniziative private riempono i vuoti lasciati dallo Stato per riqualificare socialmente i quartieri periferici o “difficili” proprio in una delle zone di Napoli come Montecalvario che registra la più alta percentuale di evasione scolastica e disoccupazione.
Il progetto ideato dall’ex assessore regionale Rachele Furfaro, vuole riqualificare i quartieri spagnoli con un asilo nido, Le Pleiadi, una libreria per ragazzi, Montelibraio, l’apertura di punti vendita come Alcott e Carpisa, dell’Accademia di Belle Arti e tanto altro ancora.

Estensa Web Agency si qualifica partner web ufficiale del progetto, impegnandosi in questo nuovo programma di cooperazione, imprenditorialità civica e responsabilità sociale.
Realizzando il sito ufficiale della Fondazione nonché dei diversi progetti ad essa collegati, vuole promuovere il progetto ai soggetti privati in linea con la mission e interessati a prender parte al modello sperimentale nonché a sostenerne parte dei costi, tramite:

  • pratiche di rete per lavorare all’insegna dell’integrazione e della concertazione delle risorse disponibili, cosicché partendo dai bisogni effettivi del territorio e facendo “rete” intorno al disagio sociale si possa evitare che esso si trasformi in esclusione sociale.
  • networking per stabilire una trama di collegamenti utili al proprio business, per creare contatti finalizzati a dare e non a ricevere qualcosa
  • coproduzione quale processo di coinvolgimento dei cittadini nella produzione di servizi di welfare, essendo ormai diventata da diversi anni un’emergenza primaria la necessità di ridefinire gli interventi pubblici nell’ambito dei sistemi di protezione sociale

Nella convinzione che le prime forme di prevenzione dall’esclusione sociale siano la conoscenza, il sapere e la formazione, Foqus lancia un’occasione di riscatto ai Quartieri Spagnoli, accompagnando la popolazione nel percorso formativo e in quello dei servizi dai primi anni di vita fino all’età adulta. Per scoprire tutte le attività e le iniziative con cui questo network di sviluppo delle imprese intende riuscire nel suo scopo visita il sito www.foqusnapoli.it

 

Il web marketing e l’internazionalizzazione sono  oggi due elementi di primaria importanza che procedono di pari passo nel sostenere lo sviluppo di un’attività, sia al fine di conquistare nuove quote di mercato estero sia di difendere quelle già acquisite.

Il web, si sa, offre l’occasione unica di potenziare la presenza sui mercati esteri e conquistare nuovi clienti senza la necessità di uscire dalla propria azienda, a patto però di saper impostare una giusta strategia da seguire.

Per poter vendere in tutto il mondo occorre capire quali sono gli strumenti più adatti per fare web marketing internazionale, quali sono le esigenze dei clienti e in quale Paese i prodotti o i servizi che si vendono avranno maggior successo.

Ovviamente il primo errore, comunemente commesso in ambito di marketing internazionale, è prendere un sito e semplicemente limitarsi a tradurlo in inglese e in qualche altra lingua straniera aspettando che qualche cliente caschi casualmente sul sito.

Per conquistare il mercato estero occorre una precisa e studiata strategia, frutto di approfonditi studi e analisi del target.

  • Internazionalizzazione : come vendere all’estero

In primo luogo bisogna partire dal prodotto/servizio offerto e  trovare il Mercato Estero più adatto su cui puntare: un’azienda che opera nel settore della profumeria punterà su mercati stranieri quale quello francese mentre farà bene ad evitare mercati che per cultura non apprezzano l’uso delle fragranze più intense come il Giappone. Nel mondo esistono più di 200 Stati, ma ciò che è peggio è che esistono più di 200 culture, ed è bene tener conto di ognuna di esse se si vuole capire in quale Paese il proprio prodotto/servizio sarà più richiesto.

  • Internazionalizzazione : legislazione locale

In secondo luogo, occorre sempre studiare a fondo la legislazione locale. Ogni Stato ha una sua cultura e una sua legislazione, spesso persino molto lontana dalla nostra. In molti Paesi esistono leggi proibizioniste su alcuni particolari prodotti come quelli alimentari o farmaceutici, dunque è bene conoscere a fondo la normativa del Mercato scelto se si vuole evitare la sgradevole sorpresa di essere bloccati alla dogana.

  • Internazionalizzazione : prezzo da applicare

Sicuramente di una certa rilevanza sarà anche il prezzo dei prodotti simili al proprio nel mercato scelto, poiché è ovviamente impensabile riuscire a vendere il proprio prodotto/servizio ad un certo prezzo in un Paese in cui lo stesso prodoto/servizio è reperibile a molto meno.

  • Internazionalizzazione : tasse, spese di spedizione e tasse doganali

Ovviamente quando si vende all’estero bisogna anche considerare una serie di costi aggiuntivi come le tasse, le spese di spedizione e le tasse doganali. Dunque è necessario capire se, nonostante questi costi, si sarà in grado di mantenere dei prezzi competitivi

  • Internazionalizzazione : sito ottimizzato

Ultimo ma non meno importante è avere un sito internet ottimizzato per il Paese di destinazione, dunque in grado di raggiungere delle ottime posizioni sui motori di ricerca locali, leggero rapido e veloce, facile da utilizzare e senza errori di traduzione.  Racconta chi sei, cosa fai, i lavori che hai realizzato, ma fanno senza errori magari appoggiandosi ad una madrelingua.

Se vi interessa approfondire l’argomento e scoprire le tecniche più appropriate di web marketing internazionale, partecipate ai nostri corsi di  Internazionalizzazione digitale!

L’e-commerce  prende sempre più piede in Italia segnando una crescita del 20% ogni anno. In un momento storico come questo, in cui la crisi sta mettendo a dura prova i canali di vendita tradizionali, il digitale offre grandi opportunità. Di pari passo cresce l’esigenza di un’adeguata informazione e tutela delle imprese che svolgono un’attività online.

Il 14 giugno sono entrate in vigore le nuove direttive europee sugli acquisti a distanza in materia di pagamenti, recesso, informativa al consumatore e restituzioni.

La nuova normativa vuole garantire regole universali per tutti i Paesi dell’Unione Europea al fine di assicurare risparmi in termini di oneri amministrativi e miglioramenti in termini di funzionamento del mercato interno per le imprese che operano oltre le frontiere. In materia di sanzioni opera l’autorità AGCM, Garante della Concorrenza e del Mercato. Se l’Autorità rivela una violazione alle nuove norme, le sanzioni possono arrivare nei casi più gravi a € 5.000.000

La nuova norma frutto dell’adeguamento alle direttive UE  (2011/83/CE), prevede una serie di novità come:

  • Maggiori obblighi di informazione precontrattuale
  • Ampliamento del diritto di recesso a favore del consumatore
  • Diminuzione dei termini per la restituzione dei pagamenti ricevuti in caso di recesso

Vediamo alcuni di questi punti nel dettaglio

Commercio elettronico : obblighi di informativa

Gli obblighi di informazione pre-contrattuale dell’azienda nei confronti dell’acquirente sono stati potenziati. Dunque l’azienda deve fornire al consumatore una maggiore quantità di informazioni in termini di prezzo ,  prodotto, modalità di pagamento e diritto di recesso.

Commercio elettronico : diritto di Recesso

Il tempo massimo che il cliente ha a sua disposizione per ripensare all’acquisto effettuato aumenta a 14 giorni rispetto ai 10 previsti precedentemente. Qualora il venditore non adempie all’obbligo di informativa al consumatore sul diritto al recesso, il limite sale a 12 mesi. Tale diritto di recesso non può essere applicato per la vendita a distanza di:

  • Strumenti finanziari
  • Di beni immobili
  • Di prodotti alimentari o di uso domestico corrente consegnati con scadenza regolare
  • Di beni personalizzati
  • Di giornali e periodici
  • Di servizi di trasporto, ristorazione e alloggio per cui è prevista una determinata data per la fornitura

Commercio elenttronico : Restituzione del bene

Il consumatore può restituire il prodotto, anche se questo è deteriorato. Il consumatore è responsabile del deterioramento solo in determinati casi stabiliti con estrema  precisione. Diverso è il caso in cui il danno sia dovuto ad un utilizzo diverso da quello suo proprio.  Se manca l‘informativa a riguardo il consumatore può restituire il bene senza alcuna responsabilità.

Commercio elettronico : Maggiorazioni tariffe

E‘ vietata la maggiorazione delle tariffe nel caso in cui non si utilizzi il contante ma strumenti di pagamenti elettronici.

Dunque l‘adeguamento alle direttive europee segnerà una serie di novità in ambito del commercio elettronico. Tra queste possiamo includere la sempre più necessaria introduzione di meccanismi che accelerino i processi di vendita, come la firma elettronica e l’idendità elettronica, nonchè il possibile cambiamento anche delle pagine e dei comandi di acquisto online. Il tasto ”Ordina”, infatti, potrebbe lasciare il posto a qualcosa di più diretto come ”Ordina con obbligo di pagamento” che eplicita in maniera più chiara e precisa l’obbligo del cliente di versare la somma dovuta.

Se vi interessa approfondire le vostre conoscenze sull‘argomento partecipate ai nostri corsi di e-commerce strategies.