Credito di imposta “Transizione 5.0”: in cosa consiste?
Il “Credito di Imposta per la Transizione 5.0” è un incentivo fiscale previsto dal Piano Transizione 5.0, un’iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Questo strumento mira a sostenere le imprese italiane nel loro percorso di trasformazione digitale e sostenibile, attraverso agevolazioni fiscali dedicate.
L’obiettivo principale è di favorire l’adozione di tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e l’Internet of Things (IoT), oltre a promuovere l’efficienza energetica e l’economia circolare.
Il credito di imposta permette alle aziende di recuperare una parte delle spese sostenute per investimenti in beni strumentali, ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, e sostenibilità ambientale. Questo strumento è pensato per aiutare le imprese a restare competitive in un mercato globale sempre più orientato alla digitalizzazione e alla sostenibilità.
Chi può beneficiare del credito di imposta?
Possono beneficiare del credito di imposta le imprese di qualsiasi dimensione e settore che operano sul territorio italiano. Questo incentivo è particolarmente utile per le PMI (Piccole e Medie Imprese) che desiderano modernizzare le loro attività produttive e adottare tecnologie innovative. Inoltre, le imprese che investono in progetti di sostenibilità ambientale, come la riduzione delle emissioni o l’adozione di energie rinnovabili, possono accedere a benefici fiscali maggiorati.
Viene concesso a condizione che l’azienda dimostri una riduzione del consumo energetico di almeno il 3% per l’intero impianto produttivo o, alternativamente, di almeno il 5% per il processo specifico oggetto dell’investimento. Questa riduzione deve essere il risultato di investimenti in beni materiali e immateriali che supportano la transizione tecnologica e digitale delle imprese, come previsto dal modello “Industria 4.0”.
Per quanto riguarda l’applicazione della misura prevista dal Piano Transizione 5.0, sono inclusi tra i beni anche:
- Software, sistemi, piattaforme o applicazioni intelligenti che permettono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o che introducono meccanismi di efficienza energetica attraverso la raccolta e l’analisi dei dati provenienti anche dalla sensoristica IoT (Energy Dashboarding);
- Software per la gestione aziendale, purché acquistati insieme ai software, sistemi o piattaforme sopra menzionati.
Nell’ambito dei progetti di innovazione, sono agevolabili anche:
- Beni materiali nuovi e strumentali all’attività d’impresa, destinati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo, con esclusione delle biomasse, inclusi impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta;
- Spese per la formazione del personale relative alle competenze necessarie per la transizione dei processi produttivi, fino a un massimo del 10% degli investimenti nei beni strumentali e con un limite massimo di 300 mila euro.
Come accedere al credito di imposta?
Per accedere al credito di imposta, le imprese devono presentare una dichiarazione dei redditi in cui indicano gli investimenti effettuati nell’ambito del Piano Transizione 5.0. È importante che le spese siano documentate e conformi ai requisiti stabiliti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Inoltre, le imprese devono mantenere la documentazione relativa agli investimenti per almeno dieci anni, in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Questo strumento rappresenta un’opportunità importante per le imprese italiane di ridurre i costi degli investimenti strategici, facilitando al contempo il passaggio a un’economia più digitale e sostenibile.
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