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Le attività locali che intendono emergere nel vasto panorama concorrenziale e diventare visibili nei risultati di ricerca Google a livello locale, devono dotarsi di una strategia specifica per il posizionamento sui motori di ricerca: la cosiddetta local SEO

Local SEO: cos’è

La SEO locale è una strategia di ottimizzazione di un sito per apparire nei risultati di ricerca locale sui motori di ricerca. Prima di parlare di come fare local SEO è necessario approfondire meglio quali siano i fattori di posizionamento a livello locale e come Google sceglie cosa mostrare e quando.

Che cosa si intende per ricerca locale?

è quella effettuata da un utente che sta cercando un’attività nelle vicinanze del luogo in cui si trova oppure in una determinata località geografica.

Nel primo caso rientrano quelle ricerche, effettuate tramite smartphone e dispositivi mobili con geolocalizzazione attivata, in cui un utente digita una chiave di ricerca inerente la tipologia di attività come ad esempio ristorante o hotel. In questo caso Google va a restituire una lista di attività che rientrano in quella categoria e che si trovano vicine al punto in cui si trova chi ha effettuato la ricerca.

Nel secondo caso, invece, rientrano quelle query in cui sia presente una parola riferita ad una specifica località geografica, come ad esempio ristorante Napoli o hotel napoli centro.

Come è fatta una pagina di risultati di ricerca locale su Google?

La pagina dei risultati di una ricerca locale di Google  è composta sia dagli snippet standard (i box con titolo della pagina e link ai siti), sia dalle schede my business delle attività con i posizionamenti migliori (in base a quella specifica ricerca per quello specifico utente), sia da risultati di Google Maps. Gli utenti che sono in movimento e che stanno utilizzando il navigatore di Google Maps, nella maggior parte dei casi preferiscono  effettuare la ricerca direttamente dall’applicazione, non passando per la ricerca tramite browser google.

Quali fattori considera Google per il posizionamento nei risultati di ricerca locale?

Pertinenza: il livello di corrispondenza di un profilo dell’attività locale con la ricerca di un utente. Per questo è molto importante inserire informazioni dettagliate sui servizi e sui prodotti che siano scritte sulla base di una corrispondenza con le ricerche effettuate dagli utenti.
Distanza: quanto dista ogni potenziale risultato dalla località ricercata
Evidenza: Notorietà dell’attività. Per il calcolo del punteggio vengono considerati dati presenti sul Web, ad esempio link, articoli e directory. Nel posizionamento dei risultati di ricerca locale vengono considerati il numero e il punteggio delle recensioni Google. Più numerose saranno le recensioni e le valutazioni positive, migliore sarà il posizionamento nei risultati di ricerca locale di un’attività

Perché la Local SEO è importante?

A rispondere a questa domanda è proprio Google che pubblica uno studio dal titolo Understanding consumers’ local search behavior, nel quale appare evidente quale opportunità considerevole sia la ricerca locale per ogni attività. Non si parla solo di intercettare potenziali clienti ma di sfruttare un canale che ha un altissimo tasso di conversione. Ecco alcuni dati:

  • il 56% delle ricerche in movimento hanno intento locale
  • il 50% degli utenti che hanno effettuato una ricerca locale sul loro cellulare hanno visitato il negozio nella stessa giornata.
  • Le ricerche locali ha un tasso di conversione più alto delle ricerche non locali ; Il 18% delle ricerche locali via smartphone conducono all’acquisto entro le 24 ore vs 7% delle ricerche non locali

Se vuoi cogliere tutte le opportunità offerte dalla ricerca locale e cerchi un’agenzia SEO a Napoli, contattaci. I nostri consulenti SEO sono a tua disposizione per iniziare sin da subito ad aumentare la tua visibilità online.

Guida base per la Local SEO

Una volta compresi i vantaggi della local SEO e quali fattori determinano la scelta di Google  vediamo come attuare una strategia efficace di ottimizzazione per la ricerca locale.

Ottimizzazione SEO Mobile First sulle pagine di atterraggio

Da tempo Google ha reso noto che le performance di caricamento e la UX mobile siano fattori che influiscono sul posizionamento delle pagine e dei siti. Per la ricerca locale sono, chiaramente, ancora più importanti visto che quest’ultima viene effettuata nella maggior parte dei casi proprio da dispositivi mobili. La prima azione da intraprendere in una strategia di Local SEO è quindi quella di ottimizzare le pagine del sito in un’ottica mobile first.

La prima cosa da fare è quindi eseguire un’analisi della pagina con lo strumento dedicato di Google: Page Speed Insight. Questo ci restituirà una serie di parametri sui quali dovremo andare a lavorare, qualora non siano soddisfacenti:

  • Core Web Vitals
  • Prestazioni. Un punteggio calcolato in base a diverse metriche di velocità di caricamento di contenuti, script e parti della pagina

A questi va poi aggiunta un’analisi via Google Search Console all’interno dei rapporti sull’esperienza:

  • Esperienza sulle pagine
  • Usabilità sui dispositivi mobili. In questa sezione potete scoprire se il vostro testo è troppo piccolo da leggere, se ha elementi selezionabili troppo vicini tra loro o contenuti più grandi rispetto allo schermo.

Ottimizzazione on-page in ottica Local

La pagina di atterraggio corrispondente alle ricerche degli utenti avrà maggiori possibilità di posizionamento se il suo contenuto sarà pensato, studiato e prodotto per comunicare al motore di ricerca che si tratta di un’attività locale e qual è l’area alla quale si rivolge. In questo caso i tag della pagina andranno ottimizzati andando a pensare quali siano i termini di ricerca degli utenti, andando magari a puntare su parole chiave più lunghe che intercettino utenti che sono interessati a particolari caratteristiche o servizi. Un esempio di tag title per un hotel di Napoli con camere vicino ai principali punti di collegamento con le Isole del golfo potrebbe quindi essere Hotel Napoli vicino al porto al posto del solito Hotel Napoli.

Nel testo della pagina sarà quindi importante inserire tutte le parole chiave che riflettano ricerche specifiche.

Ottimizzazione scheda My Business

La scheda Google My Business è un altro elemento che va a comunicare ai motori di ricerca, in primis Google, il luogo in cui viene esercitata una attività. Per creare una buona scheda My Business, ottimizzata in ottica SEO è importante:

  • Inserire il cosiddetto NAP (Name, Adress, Phone Number) e che questo sia corrispondente a quello del sito
  • Scegliere categoria attinente
  • Caricare foto di alta qualità
  • Curare le recensioni e rispondere alle domande

Iscrizione alle directory locali e OTA

Online sono presenti molti database che raccolgono informazioni sulle attività locali. L’iscrizione a queste ultime è solitamente gratuita ed è un modo per comunicare a Google il carattere locale del business. Inserire il proprio sito web, inoltre, costituisce un’operazione di link building a tutti gli effetti. Quando si crea la scheda della propria attività all’interno di una directory è importante inserire anche una descrizione SEO oriented e scegliere campi di attività affini. In questo modo il motore di ricerca troverà informazioni coerenti online e identificherà con maggiore facilità i servizi offerti. La directory più famosa in Italia è Paginegialle.it.

Per il posizionamento per le ricerche locali nell’ambito del turismo e dei viaggi Google prende in considerazione per il fattore di evidenza anche link ricevuti dalle OTA, le Online Travel Agency; tra le più celebri Booking.com, Airbnb ed Expedia.

Da quando Google ha rilasciato un nuovo algoritmo per fornire risultati di ricerca locali più pertinenti, cioè Google Pigeon, il mondo delle attività commerciali locali ha subito molteplici cambiamenti. Per chiunque possieda o gestisca un’attività localizzata riuscire a sfruttare in modo adeguato la local seo potrebbe rivelarsi decisivo.

Il nome Pigeon deriva da un vecchio pesce d’aprile di Google che annunciava un nuovo sistema di ranking basato sui piccioni.

Ecco che molti anni dopo questo pesce d’aprile, il temuto algoritmo è arrivato! Prima di tutto occorre precisare che gran percentuale del posizionamento resta nelle mani della seo tradizionale, e quindi delle attività on page in primo luogo, seguita da backlink e dall’ottimizzazione off page anche quando si parla di Local Search e di Google Pigeon.

La local seo post Pigeon: cosa cambia?

Da quando questo nuovo algoritmo ha fatto la sua entrata in scena, un quartiere o una specifica zona cittadina risulta essere più importante della città stessa. Cioè l’area di ricerca si è ridotta. Cosa significa?

Significa che sarà opportuno posizionarsi in base al nome del quartiere e per tutti gli eventuali diversi modi in cui il quartiere viene identificato a seconda che la ricerca venga effettuata da un abitante del posto o da un turista. Le novità non finiscono qui.

Dopo l’avvento di Pigeon non tutte le directory apportano lo stesso beneficio, ma solo quelle a loro volta ben posizionate e quindi ritenute di un certo valore secondo Google come ad esempio Pagine Gialle. Sarà pertanto opportuno iscriversi solo a queste directory. Ovviamente esistono anche directory settoriali, in tal caso occorre scegliere quelle che troveremo tra i primi risultati di ricerca localizzata.
Da quando Google ha acquisito Youtube, anche l’importanza dei video è ridimensionata a livello locale. Oggi i video su youtube vengono mostrati direttamente nei risultati di ricerca e per le loro qualità intrinseche essi sono capaci di attirare l’attenzione dell’utente in percentuale superiore rispetto ad un post scritto.

La local Seo dopo Pigeon: cosa resta uguale

Inserire indirizzi e riferimenti locali permettono a Google di capire che l’azienda esiste ed ha una sede reale in città, ciò servirà a conquistare punti agli occhi di big G. In ultimo ma non per importanza non si può non nominare Google Places. Ogni attività locale dovrà sempre creare una scheda su Google places che è uno strumento creato dalla stessa Google e come tale di una discreta rilevanza nei risultati di ricerca anche in seguito all’arrivo di Pigeon.

 

 

 

Mobilegeddon, l’importante algoritmo di Google che valuta con nuovi criteri di indicizzazione dei siti mobile. Da oggi è importante avere il proprio sito anche “MOBILE FRIENDLY” per non essere penalizzato in futuro.

Il 21 Aprile 2015 sarà una prima fase di aggiornamento che non smentisce le logiche di mercato e di servizio di Mountain view, dare sempre la giusta “SERP” a qualsiasi domanda posta dagli utenti prendendo in considerazione le nuove modalità degli utenti che confermano l’enorme crescita delle ricerche su Google da dispositivi Smartphone e Tablet.

Ma cosa serve per ottenere un sito Mobile ?

Per essere “Mobile-Friendly” ed essere presente nelle nuove M-SERP del Motore di Ricerca sarà necessario avere una Velocità di caricamento nei parametri richiesti, la Responsività ovvero l’adattamento della navigazione rispetto al display del dispositivo mobile, la semplicità nello scorrimento da una news ad un’altra, l’usabilità in termini di user interface e la dimensione dei caratteri.

Google ha messo a disposizione uno strumento per valutare i parametri di accessibilità e velocità di accesso da mobile :

il page speed insight visibile all’idirizzo : https://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/.

Sia ben chiaro, Google non penalizzerà  i siti che non hanno una versione Mobile, ma darà precedenza ai siti web che offriranno nel complesso una User Experience migliore rispetto agli altri, che risulteranno  più adatte a fornire risposte più omogenee alle ricerche fatte dagli utenti.

In ogni caso la nostra Web Agency www.estensa.it  è disponibile ad una analisi del vs. sito web basta prenotare la consulenza del tutto gratuita compilando il modulo https://www.estensa.it/servizi/contatti

Gennaro Guida
Ceo & Managing Director
Estensa.it

Peggio di un sito datato è solo un sito isolato. Ogni sito ha motivo di esistere unicamente se in grado di posizionarsi su Google e di essere trovato dagli utenti per determinate parole chiave. Affinché ciò avvenga bisogna considerare e applicare una serie di tecniche e trucchi Seo che contribuiranno a rendere il sito fruibile ad un ampio target di utenti. Dunque se sei interessato a scoprire come ottimizzare un sito web leggi questa breve lista di consigli.

Ottimizzare il Tag Title

Cos’è il tag Title? E’ il link in blu che appare tra i risultati del motore di ricerca e su cui l’utente clicca per leggere la notizia. Occorre sempre scrivere un titolo che contenga la parola chiave, magari non ripetuta, che sia attraente e che descriva bene il contenuto dell’articolo. nella scelta della parola chiave da utilizzare nel titolo e in tutto l’articolo si consiglia l’utilizzo di Google Adwords Keyword Planner.

Ottimizzare il Tag Metadescription

Cos’è il tag Metadescription? E’ il breve testo che compare sui motori di ricerca appena sotto il tag Title e il link della pagina. Anch’esso deve contenere la parola chiave già usata nel title e deve convincere l’utente a cliccare sul link racchiudendo in massimo 156 caratteri ( i professionisti dicono che 137 caratteri sono la misura perfetta) il senso della pagina e dell’articolo.

Ottimizzare gli Url

L’utilizzo degli url seo friendly aiuta i motori di ricerca a capire di cosa parla l’articolo. Cosa sono gli url seo frienfly? Non sono altro che gli url in cui compare la parola chiave, la loro presenza aiuta gli utenti a raggiungere più facilmente una determinata pagina invece che un’altra.

Usare titoli e sottotitoli

Quando vi procede alla stesura di un articolo non bisogna dimenticare di usare titoli in formato H2 e sottotitoli in formato H3 o H4. Titoli e sottotitoli così inseriti sono più gradevoli per il lettore ma anche particolarmente rilevanti per i motori di ricerca.

Contenuti rivolti agli utenti

Il contenuto della pagina o articolo deve inoltre essere effettivamente interessante e utile tale da rispondere effettivamente a qualche esigenza dell’utente perché altrimenti, anche se l’articolo si posiziona bene, verrà letto da pochi.

Controllare la densità delle parole chiave

La densità della parola chiave dovrebbe mantenersi intorno al 2-3%  ed essere accompagnata da una serie di sinonimi, dato che anche la presenza di questi ultimi viene valutata dai motori di ricerca in fase di scansione. Non perdere però mai di vista la qualità del contenuto e la sua leggibilità.

Ottimizzare le immagini

E’ buona regola inserire i tag Alt alle immagini e ottimizzare con la parola chiave per cui si è già ottimizzato l’articolo, dato che i motori di ricerca valutano anche questi elementi che invece non sono spesso direttamente visibili al lettore.

Affiancare al testo diversi media

E’ importante anche allegare al testo una serie di media come i video o le infografiche che aiutano l’utente a migliorare la comprensione del testo e aumentando la loro permanenza sul sito, riducendo la frequenza di rimbalzo e dunque migliorando il posizionamento.

Se ti interessa approfondire l’argomento e scoprire le tecniche più appropriate su come ottimizzare un sito web, partecipa al nostro corso di Seo Base.

E’ senza dubbio assodato che gran parte del posizionamento seo di un sito dipenda dalla link building. E’ altrettanto assodato però che la link building non sempre è efficace. Come ogni cosa, anche la link building può rivelarsi un buco nell’acqua se non realizzata con criterio e consapevolezza. Analizziamo insieme le principali mosse da eseguire per migliorare il nostro posizionamento ma al tempo stesso evitare che l’algoritmo di Google ci segnali.

  • Inserimento in una directory

Questa tecnica per alcuni può risultare un po’ datata, ma checché se ne dica funziona ancora anche se non è sicuramente la più rilevante. Inserire il proprio sito web in una directory corrisponde al vecchio inserimento della propria azienda sulle pagine gialle o negli elenchi telefonici: tutte le aziende del posto ci sono, quindi dobbiamo esserci anche noi. ancora meglio se la directory è di nicchia. Ciò che conta è controllare l’autorità del dominio e che non sia penalizzato da google facendo la ricerca nomedelsito:sito.it

  • Recensioni

Le recensioni degli utenti o dei blogger sono di grande importanza per creare una buona web reputation. Prima di effettuare un acquisto o scegliere un albergo ogni utente fa delle ricerche sul web e più di ciò che legge sul sito dell’azienda interessata, si fida di ciò che gli altri dicono dell’azienda medesima, ed è qui che entrano in gioco le recensioni dei  nostri clienti oppure dei blogger, i cosiddetti influencer che suscitano nell’utente in cerca di informazioni, un’innata fiducia derivante dal fatto che le recensioni in questioni dovrebbero essere neutrali. Pertanto invogliamo clienti a lasciare recensioni o contattiamo blogger di settore.

  • Commentare sui blog di settore

Nella stessa ottica si collocano i commenti sui blog di settore. E’ giusto ed efficace lasciare commenti su altri blog ammesso che il blog sia affine al nostro settore e il nostro commento possa creare valore per il lettore.

  • Adeguato email marketing

Con mail personalizzate e indirizzate ad un target profilato, sparare sulla massa non serve a nulla, meglio individuare un target specifico e realizzare una mail su misura

  • Link in entrata 

Link in entrata da siti di organizzazioni o semplicemente rilevanti per il nostro business aiutano il nostro posizionamento perché è come se il nostro sito godesse in minima parte di quella considerazione che tali siti hanno agli occhi di Google

  • Link sponsorizzati e blog

La sponsorizzazione può sicuramente aiutare, in base al budget investito il nostro link sarà visibile ad una quantità più o meno imprecisata di utenti web. Inoltre anche creare un blog da legare al nostro sito può risultare molto utile. scegliendo bene le keyword e magari sfruttando tematiche attuali si può migliorare il proprio posizionamento con un articolo ben fatto che rimandi al sito.

  • Social Media

Come sempre non bisogna tralasciare i social network. Perché sono importanti i social network? Perché aiutano la formazione del cosiddetto passaparola che può tramutarsi in diverse conversioni e vendite.

Pronti a fare link building?

Quando si svolge un’attività commerciale all’estero non bisogna  sottovalutare l’importanza di avere un sito in lingua straniera. Ma la cosa fondamentale è non limitarsi a tradurre semplicemente il sito nella lingua del Paese di destinazione, perché ciò non basterà a garantire un buon posizionamento sui motori di ricerca. Dunque una domanda sorge spontanea: come posizionare un sito web all’estero?

L’impegno e lo sforzo necessario per ottenere un buon posizionamento in un Paese estero è superiore a quello che si può pensare, pertanto vediamo insieme quali sono i punti cruciale da considerare per capire come posizionare un sito web all’estero. E’ importante capire che se si vuole ottenere un buon posizionamento in un Paese straniero, dobbiamo essere consci del fatto che Google non mostrerà un sito tra i suoi risultati in base alla lingua in cui è scritto, ma in base a dove l’utente si trova. Per questo la cosa più importante è far credere a Google che il nostro sito sia nel Paese dove si vuole essere trovati.

  • Come posizionare un sito web all’estero: diversificare i domini

Certamente la prima mossa da fare è evitare che le versioni della stessa pagina in lingua diversa non stiano sullo stesso dominio. La cosa migliore da fare è acquistare un dominio locale con un server residente nel Paese in questione. Se ciò non fosse possibile, dato che in alcuni Paesi non è permesso l’acquisto di domini ad aziende non residenti, allora si può optare per domini geolocalizzati di terzo livello (es. en.nomesito/com). Ogni sito web o dominio di terzo livello dovrà essere geolocalizzato nel Google Webmaster Tool.

  • Come posizionare un sito web all’estero: traduzione impeccabile

Ovviamente è necessario che i contenuti siano affidabili e ricchi di termini effettivamente utilizzati nel gergo comune. Non occorre affidarsi ad una traduzione accademica o addirittura fatta in automatico tramite CAT ect,, ma invece ciò che conta è utilizzare termini, idiomi e locuzioni di uso frequente e colloquiale nel Paese di destinazione.

  • Come posizionare un sito web all’estero: valute, indirizzi e numeri di telefono

Anche le valute, gli indirizzi e i numeri di telefono devono essere del Paese che si vuole raggiungere. Se l’obiettivo è far credere a Google che il sito sia straniero, non si può realizzarlo in lingua russa e poi inserire come valuta l’euro oppure nei contatti indirizzi e numeri di telefono italiani. Occorre utilizzare indirizzi e numeri di telefono appositamente creati.

  • Come posizionare un sito web all’estero: popolarità

Un buon lavoro non si ferma a domini, contenuti e indirizzi. Occorre in ultimo rendere il sito popolare nel Paese in questione, è da qui infatti che deve arrivare la maggior parte del traffico. Per questo motivo bisogna creare diversi account social correttamente geolocalizzati.

  • Come posizionare un sito web all’estero: link in entrata e menzioni

per ottenere un buon posizionamento all’estero, non possono mancare link in entrata da siti “trusted”, nonché menzioni sui portali più autorevoli e sulle riviste online più lette.

Dunque se si vuole conquistare il mercato straniero, bisognerà realizzare un vero e proprio progetto seo distinto e separato da quello realizzato e attuato nel proprio Paese, basato su un’adeguata conoscenza della lingua e dei trend stranieri.

Allora siete pronti a conquistare altri mercati?

Se siete interessati all’argomento iscrivetevi ai nostri corsi di internazionalizzazione digitale.

Fino a qualche anno fa la competizione era minore e il posizionamento di un sito web poteva limitarsi a sole azioni on page in un crogiolarsi di innumerevoli pagine di contenuto create ad arte.

Oggi le cose sono leggermente cambiate, anzi diciamo anche radicalmente cambiate. La seo dipende ancora oggi dalla struttura del sito, dalle meta informazioni, dalla semantica e dalla velocità di caricamento, ma gli algoritmi di google, nonché l’elevata competitività frutto degli innumerevoli siti ricchi di tanti link in entrata ed uscita, rendono l’analisi seo di un sito più incerta, diciamo anche più movimentata rispetto a qualche anno fa.

Che cosa si intende per analisi seo di un sito? E perché è così importante? La seo è un’attività che parte dalla struttura di un sito per poi arrivare a trasformarsi in una vera e propria analisi semantica e semiotica dei contenuti.

Analisi seo di un sito

Oggi diventa di primaria importanza saper effettuare un’adeguata analisi seo. E’ assodato che la seo sia essenziale per garantire un certo posizionamento e di conseguenza un certo traffico sul proprio sito.

Il primo passo da compiere è:

  • Fissare una strategia e individuare nicchie semantiche

La prima cosa è avere ben chiara in testa la strategia che si vuole seguire, in base ad essa sarà necessario scovare qualche fessura semantica in cui inserirsi per poter sconfiggere la concorrenza. Ovviamente in questa fase sarà bene anche sfruttare la Sem e i social media poiché anche la social authority esercita una certa influenza sulla seo.

  • Fruibilità del contenuto

Il sito deve essere facile da utilizzare e chiaro per qualsiasi utente. Il contenuto deve essere fruibile e la velocità del sito buona, con foto e video di buona qualità.

  • Link building

Terzo elemento è la link building. E’ essenziale per la seo, svolgere un’attività di link building continua ma soprattutto spontanea. Cercare di ottenere link di qualità da siti autorevoli è tra i primi obiettivi di un seo specialist

Quando l’attività seo funziona?

L’attività seo di un sito funziona quando si producono contenuti di qualità e interessanti tali da poter distinguersi dagli innumerevoli competitors e attirare l’attenzione dei motori di ricerca. Difatti gli algoritmi di google penalizzano proprio i contenuti ripetitivi e i bad link.

Perché l’attività seo è così importante?

L’attività seo serve a migliorare il posizionamento di un sito. Tale miglioramento abbiamo visto avviene grazie a contenuti di qualità. Ma perché la produzione di contenuti dovrebbe essere utile per le imprese? Per diverse ragioni in realtà:

  • il 99% degli utenti è influenzato da ciò che legge sul web nelle proprie decisioni di acquisto
  • l’88% cerca informazioni online prima di effettuare acquisti
  • il 73% dei consumatori è più propenso all’acquisto dopo aver letto un post sul medesimo, oppure dopo averne visto un video o letto qualche recensione

Se vi interessa approfondire l’argomento e scoprire le tecniche più appropriate per un buon posizionamento, partecipate al nostro corso Seo base.

Curatore del blog Seogarden, docente area SEO e scrittura persuasiva per il web, Francesco Margherita è co-fondatore e SEO specialist press Gaff Strategy srl.

Nell’intervista, Francesco spiega quali possono essere le strategie SEO più efficaci in un settore altamente competitivo come quello turistico e quali sono le sue esperienza dirette in questo ambito.

Per la SEO il turismo è un campo altamente competitivo, quali sono secondo te le strade per il successo?

Vero, il turismo è un settore ad elevata competizione. Per avere successo in campi così difficili occorrono due cose, qualità dell’offerta e gradualità nell’utilizzo della SEO. Tecniche troppo aggressive di link building possono portare a crescite vertiginose nel traffico web di un portale turistico, salvo poi svegliarsi una mattina e ritrovarsi a terra perché Google si è accorto di schemi di link ripetitivi o peggio di una “campagna acquisti” su siti non proprio di fiducia. I link vanno guadagnati o comunque prodotti in modo da non essere potenzialmente dannosi, altrimenti si finisce con il lavorare 6 mesi a crescere e 6 mesi a riparare una penalizzazione. Rispetto al turismo pensate al “bagno” che sta prendendo Expedia in questo periodo proprio per la gestione scellerata della link building!

Quali sono le tue esperienze in questo settore?

Ho seguito alcuni agriturismi in Toscana più diverse strutture ricettive a Roma. Non ho comunque una grande esperienza specifica rispetto ai grandi portali turistici, ma in ogni caso la più grande differenza con gli altri settori è nell’utilizzo del motore e degli strumenti di Maps e delle tecniche SEO local. Per il resto valgono le stesse regole, comunque diverse per tutti i SEO. 😉

Le tue tecniche SEO più importanti?

Le tecniche SEO che uso più spesso le ho intuite e sviluppate autonomamente ed hanno tutte a che fare con la semantica: algoritmi LSA, LSI, LDA ed utilizzo di co-occorrenze semplici o co-citazioni per lo sviluppo di segnali sociali finalizzati all’allargamento di un campo semantico d’interesse. Sul mio blog, Seogarden, pubblico sempre “tutti” i miei riscontri sia in termini teorici che pratici. Se oggi c’è un po’ di attenzione su di me, è perché qualcuno leggendo il blog ha cominciato ad accorgersi che riesco a posizionare chiavi dalla concorrenza medio elevata senza bisogno di link in ingresso. Nell’era di Penguin, non è una brutta cosa.

Cosa risponderesti ad un cliente che ti dice “voglio essere in prima pagina per la keyword viaggi”?

Solo tre mesi fa avrei risposto che era impossibile, oltre che inutile, perché la parola “viaggi” apre a un universo semantico sconfinato, poco rispondente alle necessità di chi effettua una ricerca su Google. Oggi alla luce dei miei ultimi studi, direi che è possibile ma solo relativamente utile, perché è vero che la parola “viaggi” non intercetta ricerche specifiche, ma allo stesso tempo, pensate a quanto trust passa da Google a un sito che viene ritenuto autorevole per viaggi.

Com’è cambiata la Seo alla luce dell’avvento dei social network?

Facendo un buon lavoro in termini relazionali sui social network si generano riscontri positivi in serp, ma l’effetto dei social network sul posizionamento è solo indiretto. Nel 2013 Searchmetrics pubblicò uno studio sui fattori di ranking in cui osservava che i siti meglio posizionati erano quelli con un più elevato numero di condivisioni, tweet e like in pagina. Non hanno considerato che l’elevato numero di condivisioni fosse in realtà una conseguenza, non la causa del buon ranking in serp. Non avevano compreso cosa fossero davvero i segnali sociali.
Oggi so che l’unico social network con il potere di influenzare direttamente il ranking di un sito su Google è G+. A patto di usarlo, ovviamente…

Francesco Margherita vi aspetta al corso SEO e ottimizzazione sui motori di ricerca alla BMT Napoli Training nei giorni 4 e 5 aprile 2014.

Scopri il programma del corso!

Ecco un’intervista al presidente di Confesercenti Campania, Vincenzo Schiavo, sull’importanza della formazione professionale nell’ambito turistico.

Che tipo di formazione è richiesta per intraprendere una carriera nell’ambito turistico?

La formazione è fondamentale. Per essere un ottimo consulente nel settore turismo c’è bisogno di conoscenze specifiche. Coloro i quali decidono di rivolgersi ad un consulente, hanno bisogno di interloquire con veri esperti del settore, capaci di fornire loro conoscenze altrimenti difficili da reperire.

Ancor più importanti gli obiettivi che si decide di perseguire grazie alla formazione: è importante conoscere le aspettative del nuovo consumatore. Diversi anni fa gli operatori del turismo italiano si muovevano osservando i paesi più evoluti in questo ambito: Stati Uniti, Inghilterra, etc.

Oggi i consumatori di ogni paese hanno esigenze profondamente diverse e bisogna essere in grado di interpretare le aspettative del proprio pubblico per poter essere competitivi e fare realmente la differenza.

Quali consigli si sente di dare a chi lavora o vuol lavorare nel settore turistico?

Il turismo è una grande risorsa del mercato economico Nazionale. Bisogna però individuare le nicchie di mercato che possono dare l’opportunità di specializzarsi e fare la differenza. oggi chi vuole viaggiare e fare turismo vuole interloquire con operatori altamente capaci di dar loro una proposta differente e su misura.

Che peso ha la formazione professionale e quanto conta invece l’esperienza per diventare un bravo consulente turistico?

La formazione è studio, know-how, esperienza, confronto . Si trae esperienza anche dallo studio degli errori fatti da qualcun’altro.L’esperienza conta tanto perché il mondo del turismo in particolare non ha prassi sempre uguali. Ogni esperienza è diversa da quella precedente. La formazione è esperienza.

14/15 Giugno c/o Università La Sapienza di Roma
MASTER IN WEB MOBILE E SOCIAL MEDIA
(Master Sida, Master and Skills)

Estensa cura la docenza dei moduli del Master in Mobile e Social Media Marketing dedicati alla SEO ed al SEM. Un nuovo metodo formativo innovativo quello proposto agli iscritti ai corsi che potranno confrontarsi con i professionisti del settore su teoria ma soprattutto esempi ed applicazioni pratiche delle attività di marketing.
Continua quindi la collaborazione con MANDS – SIDA per i corsi organizzati con le Università di Roma e Napoli dopo la positiva esperienza vissuta nella docenza durante il master effettuato presso la sede della Facoltà di Sociologia dell’Università Federico II (Na).

La sede dei corsi e’ Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Via del Castro Laurenziano, 9 00161 – Roma
Dipartimento di Metodi e Modelli per
l’Economia e il Territorio e la Finanza
MEMOTEF