A breve Google sarà in grado di cercare oggetti nei video e nelle foto.
L’azienda di Mountain View ha depositato un brevetto per l’algoritmo “Automatic large scale video object recognition” (che vuol dire “riconoscimento automatico su larga scala di oggetti video”).
L’algoritmo, permetterebbe di effettuare ricerche non più solo sul titolo, ma anche sul corpo stesso del video, individuando cosa c’è nelle immagini, anche se l’autore non l’ha specificato nel titolo, nella descrizione o nel tag. Google effettua la ricerca anche nei video.
Il sistema dovrebbe così aggiungere dei “tag” che indicheranno, ad esempio, la presenza di un oggetto, un animale o di un particolare monumento.
Per quanto interessante dal punto di vista dell’innovazione, dopo l’annuncio sono già arrivate le prime polemiche e preoccupazioni delle associazioni di tutela della privacy.
In molti infatti avrebbero visto nell’eventuale disponibilità di un algoritmo del genere una seria minaccia per la privacy degli utenti.
I primi a passare sotto la lente del nuovo programma dovrebbero essere i video caricati su YouTube. piattaforma di proprietà di “Big G”.
All’inizio le parole chiave caricate dovrebbero essere circa 50mila.
A che serve tutto ciò? A catalogare ancora più contenuti su internet, a potenziare la ricerca e consentire a chi pubblica contenuti sul web di farsi trovare da Google senza troppa fatica.